Fidelio

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Trama

Il soggetto è tratto da Léonore ou l'amour conjugal di Jean-Nicolas Bouilly, scritto a suo tempo per il musicista Pierre Gaveaux, e si basa su di un fatto realmente accaduto nella Francia del periodo del Terrore, di cui l'autore (all'epoca accusatore pubblico del tribunale rivoluzionario di Tours) parla anche nei suoi Mémoires.

 

Atto I

L'azione si svolge interamente in una prigione a breve distanza da Siviglia, nel XVII secolo.
Don Pizarro, governatore della prigione, vi ha fatto imprigionare con false accuse Florestan, suo personale avversario. La moglie di questi, Leonore, per ritrovarlo si traveste da uomo e assume l'identità di Fidelio. Le informazioni raccolte la indirizzano proprio verso il carcere di don Pizarro: qui, per scoprire se Florestan è tra i prigionieri, fa in modo di entrare nelle grazie del carceriere Rocco, entrando involontariamente anche in quelle di Marzelline, la figlia di lui, che se ne invaghisce sdegnando le attenzioni di Jaquino, un giovane portiere.

Don Pizarro viene informato con una lettera dell'imminente arrivo del ministro di stato Don Fernando: temendo che questi possa scoprire l'arbitrio commesso con l'arresto illegale di Florestan, ordina l'uccisione del prigioniero a Rocco, che però rifiuta di eseguirla. Pizarro è dunque costretto a commettere personalmente il delitto, mentre Rocco promette di scavare la fossa dove seppellire il corpo. Fidelio assiste al colloquio e sospetta che il prigioniero da uccidere sia Florestan; convince allora Rocco a far uscire in cortile tutti i prigionieri, ma Florestan non è tra questi: Fidelio non può far altro che seguire Rocco nelle segrete per aiutarlo a scavare la fossa. Pizarro, furioso per la liberazione dei prigionieri, chiede spiegazioni: Rocco dice che è in onore dell'onomastico del Re. Pizarro ordina ai prigionieri di rientrare subito nelle loro celle.

 

Atto II

Florestan, incatenato nella cella più angusta del carcere, si lamenta della perduta libertà. Entrano Rocco e Fidelio, deciso a salvare il prigioniero chiunque egli sia: non appena ne ode la voce invocare il nome "Leonore", riconosce subito in lui il marito. Quando don Pizarro arriva per ucciderlo, Fidelio lo affronta e gli rivela la sua identità, ma il governatore reagisce minacciando di ucciderli entrambi.

Un attimo prima che Pizarro possa compiere il duplice omicidio, uno squillo di tromba annuncia l'arrivo del ministro. Il governatore fugge, mentre Leonore e Florestan si abbracciano esultanti. Il ministro, fattosi raccontare da Rocco le crudeltà di Pizarro, dà ordine che i prigionieri siano liberati. Leonore toglie personalmente le catene al marito e, mentre don Pizarro viene condannato a morte, si leva un coro in lode dell'eroina.

 

ATTO 1 E 2 - 120 MIN

Programma e cast

Don Fernando: Peter Kellner

Don Pizarro: Bryn Terfel

Florestan: Michael Spyres

Leonore: Simone Schneider

Rocco: Georg Zeppenfeld

Marzelline: Florina Ilie

Jaquino: Daniel Jenz

 

Direzione musicale: Axel Kober
Regia: Otto Schenk
Palcoscenico secondo il progetto di: Günther Schneider-Siemssen
Costumi: Leo Bei